Il turismo in Italia è da sempre un settore economico tra i più importanti, anche grazie all’enorme patrimonio artistico, naturalistico ed enogastronomico italiano, motivo per cui il nostro è tra i Paesi più visitati al mondo dagli stranieri.
Si contano infatti circa 1,4 milioni di addetti, 33.000 esercizi alberghieri e 183.000 esercizi extra-alberghieri.
La pandemia da Covid-19 ha influito negativamente su tutto il comparto del turismo e, anche per questo, il PNRR ha stanziato ingenti risorse per innovare e connettere digitalmente l’offerta e la promozione turistica del Paese, rafforzare la competitività delle imprese turistiche esistenti e incentivare la nascita, crescita e sviluppo delle attività del settore.
Il team di Bandzai non poteva non segnalare le imperdibili occasioni per il settore turistico: due misure di Invitalia, pensate per investimenti di ogni dimensione nei servizi di ospitalità!
FRI-Tur è l’incentivo per le strutture turistiche: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici, dislocati ovunque sul territorio nazionale.
Si rivolge a progetti con spese comprese tra 500.000 e 10 milioni di euro, con un focus su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione, restauro, risanamento e ristrutturazione edilizia, realizzazione di piscine termali negli stabilimenti termali, digitalizzazione e acquisto o rinnovo di arredi.
La dotazione è di 780 milioni di euro con il Il 50% delle risorse destinato agli interventi di riqualificazione energetica e il 40% delle risorse stanziate per imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Sono previste due forme di incentivo:
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.
La domanda di concessione degli incentivi potrà essere presentata sulla piattaforma presente sul sito di Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del giorno 1 marzo 2023 e fino alle ore 12:00 del giorno 31 marzo 2023.
Le domande saranno esaminate in ordine cronologico di presentazione, quindi è importante arrivare all’apertura della piattaforma con tutto il necessario pronto. La modulistica necessaria per la presentazione della domanda è già a disposizione sul sito di Invitalia!
Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
È una delle misure più “famose”, grazie alla quale, secondo i risultati aggiornati a gennaio 2023, sono stati finanziati più di 14mila progetti, con 689 milioni di agevolazioni concesse e circa 50mila posti di lavoro creati.
Sono finanziabili attività produttive nei settori dell’industria (comprese la trasformazione dei prodotti agricoli, la pesca e l’acquacoltura) e dell’artigianato, della fornitura di servizi alle imprese e alle persone, del turismo e del commercio.
Le agevolazioni sono rivolte a imprese già costituite (purchè dopo il 21/06/2017) e a imprese costituende, di titolarità di soggetti under 56, residenti nelle zone individuate quali oggetto di agevolazione.
Per le aree del cratere sismico del Centro Italia, nel quale più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile, non sono previsti limiti di età.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, di cui 50% di contributo a fondo perduto e 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
Il finanziamento massimo è di 50.000 euro per ogni richiedente (60.000 € in caso di imprese individuali), che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto di 15.000 euro per le ditte individuali e 40.000 euro per le società, che viene erogato al completamento del programma di spesa.
Possono essere finanziate le seguenti spese:
I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro ma non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Se vuoi maggiori informazioni sulle misure segnalate o vuoi scoprire le opportunità che si adattano meglio alla tua impresa, iscriviti ora al network di Bandzai.
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